Come mai parli italiano? E’ una domanda che mi fanno abbastanza spesso. Non mi va tanto di scrivere di me stessa, ma forse essendo una blogger, dovrei raccontare un po’ della mia storia. All’inizio vorrei sottolineare, che non ho studiato italiano a scuola, neanche mi sono laureata in lingua italiana. La mia avventura con l’Italia e con studiare italiano e’ cominciata un po’ di tempo fa.
La mia zia era da sempre appassionata dell’Italia. Ci andava ogni anno, sopratutto a Roma o a Venezia. Negli anni novanta in Polonia era ancora difficile comprare i vestiti veramente di buona qualità. Lei, viaggiando ogni anno in Italia, faceva tanti acquisti e quando tornava in Polonia, mi portava i vestiti marcati, ogni volta spiegando chi e’ questo stilista, quale e’ la sua storia e quanto costano questi vestiti in Italia. Avevo forse 15, 16 anni, allora ascoltavo tutto questo con la bocca aperta e gli occhi brillanti. L’Italia mi sembrava una terra promessa, un paese dove tutti sono belli e felici.
Per il mio compleanno di 18 anni, mia zia mi regalò un viaggio a Venezia. Non vedevo l’ora di andarci, avendo l’impressione di aver vinto alla lotteria. Siamo andate insieme per una settimana. Era la prima volta che prendevo un volo e la prima volta che andavo in Italia. Immaginate che ansia! Chi di voi e’ stato a Venezia, potrà pensare che una settimana la’ sia troppo lunga, ma io stranamente non mi sono annoiata. Respiravo l’aria dell’Italia come se mi fossi tuffata in acqua e poi riemersa finalmente. Mi piaceva tutto: il profumo del mare, il sole che mi bruciava la pelle, il cibo (ma ora neanche ricordo più cosa abbiamo mangiato). Venezia sembrava come se fosse una città che non esiste. Sembrava come se l’avessi sognata dal vivo. Prima di andare in Italia, cercavo di imparare le basi della lingua, ma ovviamente non bastava per comunicare e giustamente i veneziani non parlavano inglese. Meno male che c’era con me mia zia, che parlava veramente bene.
Ricordo le piccole cose: il caffè’ in piazza San Marco, i gabbiani che volavano sopra il Ponte dei Sospiri, gli sguardi degli uomini in bar dove siamo andate a pranzare. Eravamo le uniche straniere e io avevo i capelli più’ biondi che esistessero.
Dopo una settimana vissuta in quel paradiso, sono tornata in Polonia e ho deciso: devo imparare la lingua di questo paese e mi devo trasferire la’. All’inizio ci credevo veramente. Mi sono iscritta a un corso della lingua italiana, anzi l’ho frequentato per 6 mesi, ma non avendo la possibilità’ di parlare italiano, ho iniziato perdere la motivazione.
Quando ho iniziato a studiare all’università, ho deciso di continuare le lezioni, ma bastavano un po’ di difficoltà con i pronomi combinati, il congiuntivo per smettere a studiare italiano. Inoltre, dovevo andare all’università e lavorare a tempo pieno allo stesso tempo. In più non viaggiando in Italia non potevo neanche praticare la lingua.
Tutto e’ cambiato un giorno, quando ho visto un annuncio di un’azienda italiana a Varsavia che cercava degli impiegati. Non ci ho pensato due volte, così ho deciso di provare, ho fatto il colloquio e mi hanno accettata. All’inizio e’ stata veramente dura. Il mio livello d’italiano non era sufficiente per lavorare in questa lingua. Non potete immaginare quale sbattimento era per me Microsoft Office in italiano! Ma ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta così bene che dopo qualche mese ho iniziato a scrivere e-mail in italiano ai clienti dell’azienda.
Purtroppo per diversi motivi ho cambiato lavoro prima che passasse un anno, allora non avevo più’ così tanta possibilità di parlare italiano. Ma quest’ esperienza mi ha spinto a cercare le opportunità’. Ho iniziato a viaggiare in Italia, ci è stato un periodo in ci andavo ogni mese. Ho fatto tante amicizie con gli italiani, sia in Italia che in Polonia. Ho conosciuto un sacco di gente che mi ha sempre aiutato con il mio italiano. Ho viaggiato più’ io in Italia che alcuni italiani. A Roma ci sono stata 14 volte! Ho visto la Sicilia, la Puglia, la Lombardia, il Veneto, la Toscana, la Campania, il Lazio e il Piemonte. Mi manca tanto da vedere, vorrei scoprire tutto il Belpaese.
Quest’anno passo il mio primo Natale in Italia con il mio fidanzato e con la sua famiglia. Sono un po’ stressata, lo ammetto. Ma non vedo l’ora di vedere come si festeggiano le feste di Natale nella mia seconda patria.
Ho deciso di scrivere questo blog, sopratutto pensando agli italiani che cercano i consigli su cosa fare e vedere in Polonia, ma ho scoperto che scrivere in polacco mi da tanta soddisfazione, allora il blog viene scritto in ambedue le lingue. Mi rendo conto che il mio italiano non e’ perfetto, ma abbiate pazienza per l’autodidatta, italiana finta 😉